SHARABA'

 

“Arcano e sortilegio nei giardini di Allah o nel Salento del lavoro agricolo bracciantile”. Con queste parole immaginifiche  presentano il loro progetto musicale gli Sharabà, da Bologna, raffinata formazione di world music. Sharabà è un ponte tra la cultura salentina e quella del mediterraneo orientale, con la Grecia, la Turchia e il misterioso e affascinante mondo dei mori. Sharabà è un progetto nato per approfondire le influenze musicali della Grecia classica nella cultura jonica e salentina in particolare, attraverso lo studio e la ricerca su materiali tradizionali. Su tali testi il gruppo elabora nuovi arrangiamenti, che rimarcano il contenuto di contaminazione presente nella tradizione di una terra che ha visto, dagli appuli ai messapi, ai greci, ai romani, agli arabi, ai francesi e agli spagnoli, correrle addosso la storia. Sharabà va alla ricerca di radici e trova, nella fusione di stili locali, sonorità e ritmi, nuove melodie: koinè musicale per un’antropologica mediterranea, panellenica e panaraba. Le corde (chitarra, oud, contrabbasso), si intrecciano al suono dei cimbali e delle percussioni a cornice e con la voce evocano le sonorità degli antichi riti del Mediterraneo. Brani di propria composizione come “Beddrhu”, “Suspiri te carusa”, “San Giuvanni”, raccontano un mondo fatto di amori paesani, di paure ancestrali, delle città cullate dal mare.  La formazione comprende Ilaria Mancino (voce), Fabio Iaci (contrabbasso), Michele Corcella (chitarra e mandolino), Hasma ‘al Homsi (oud), Giovanni Tufano (darbuka, bendir, tamburo, voce).