Cappello a Cilindro
"...una musica vera, genuina, in grado di spiazzare..." (Sergio Mancinelli - Radio Capital) "...i romani Cappello a Cilindro, con Poeticherie, portano avanti un romantico carrozzone zingaresco..." (Matteo Ceschi - Musica & Dischi) "...si tratta di 'poeticherie' concepite e svezzate in provincia, da ballare come ad una festa di paese e poi fermarsi ad asciugare il sudore, commossi da tanta bontà, rapiti da un cielo che alla fine sembra diverso..." (Christian Verzeletti - www.mescalina.it) "Poeticherie è un lavoro ben pensato e meglio suonato,che percorre la strada da Chicago a New Orleans assorbendo gli stili musicali dell'America anni 20 e 30, per poi fermarsi dalle parti dell'Emilia bazzicata dai migliori 'Ladri di biciclette'..." (Mario De Vivo - www.citymusic.it)
Poesia, passione e una buona dose di romanticismo caratterizzano l’universo musicale dei “Cappello a Cilindro”, entusiasmante band romana in esclusiva venerdì 14 gennaio 2005 per il pubblico dell'osteria Vecchie Storie di Lizzano (Ta), nell’ambito della quarta edizione di “Strane Storie”, rassegna "invernale" di musica d'autore ideata dall'associazione culturale Popularia (informazioni al 368.7305100 o su www.popularia.it). Anagraficamente giovani (età media 26 anni) ma artisticamente maturi e con le idee molto chiare, i “Cappello a Cilindro” vantano già numerosi premi e riconoscimenti in importanti manifestazioni come Pieve Rock Festival 2002, Risonanze 2002, MEI 2003, Umbria Rock 2004, per citarne solo alcuni. Seguiti con attenzione dalla critica, non tardano a ricevere entusiastiche recensioni per la pubblicazione di “Poeticherie”, il loro album di esordio: un piccolo capolavoro fatto di storie, immagini, poesia, emozioni, da scoprire ascolto dopo ascolto, dove il mondo semplice ed affascinante della provincia fa spesso da scenario naturale alla loro musica che risente delle influenze delle feste di piazza e della tradizione popolare, non solo italiana. Tredici canzoni (con una cover di "Guarda che luna" di Buscaglione) che si muovono fra canzone d'autore e folk, fra ballate poetiche e delicate, marcette trasognate e danze popolari. Gli arrangiamenti puliti e preziosi e la produzione raffinata uniti alla bellezza toccante delle parole del compositore del gruppo Emanuele Colandrea (voce, chitarra acustica) fanno di questo disco un’opera prima assolutamente degna di lode. Completano la formazione Corrado Maria De Santis (chitarre), Matteo Scannicchio (pianoforte, tastiere, fisarmonica), Augusto Pallocca (sassofoni), Simone Nanni (tromba, flicorno), Paride Furzi (contrabbasso, basso), Fabrizio Colella (batteria). Inizio spettacolo ore 22.30, con accesso alle 21.00 per chi intende cenare.
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