NICHI, un film diretto e prodotto da Gianluca Arcopinto, da un’idea di Alessandro Contessa. La vittoria nelle primarie aveva acceso i fari su un uomo capace di parlare al cuore della gente, NICHI è dunque il ritratto del vincitore delle regionali, ma anche – nelle parole del regista –«un atto d’amore nei confronti di un uomo. Di un’idea. Di un partito che non c’è più. È un modo di ricordare Enrico Berlinguer. È lo stupore di scoprirsi a rileggere le Ceneri di Gramsci. È l’emozione che nasce dalla rabbia. È la sfida impossibile. È la parola che genera il sogno. È la paura. È comunismo. Cattolicesimo. Poesia. Lotta. Fabbrica. Famiglia».
08 ottobre 2005
XII Rassegna del
Documentario Premio Libero Bizzarri
NOTE DELL’AUTORE Di Gianluca Arcopinto
Il giorno in cui si seppe che Nichi Vendola aveva vinto le primarie in Puglia mi telefonò, da Francavilla Fontana (Br), Alessandro Contessa (direttore commerciale della casa di distribuzione Pablo) per propormi di produrre una cosa sulla prossima campagna elettorale di Vendola.Per me Nichi Vendola era poco più di un nome, che ormai quasi vent’anni fa avevo votato solo perché era il più giovane candidato del partito che avevo deciso di votare. Non mi tuffai a pesce, come spesso accade, nel progetto. Avevo dei dubbi. Un film sulle elezioni, che si intitolerà Comizi e quant’altro, lo avevo già prodotto. E poi esisteva già un altro film sulla campagna elettorale di un personaggio, Lilli e il cavaliere, che mi sembrava molto interessante. Alessandro insisteva. Decisi di andare a Bari, a conoscere Vendola, a dare un corpo a quel nome e poco più. L’incontro fu positivo, anche se ci scambiammo poche parole: cosa normale per me; cosa obbligata dal tempo limitato a disposizione per Nichi. Lo sguardo di Nichi, però, quello mi aveva fatto una bella impressione. Era il 3 febbraio. Il 19 febbraio tornai a Bari, con una telecamera tra le mani, ad assistere al comizio di apertura della campagna elettorale. Lasciare mio figlio e la sua mamma, di sabato, è sempre una cosa faticosa, che avvolge di luce negativa la giornata. Ma quel giorno, per la prima volta dopo più di vent’anni, i miei occhi si bagnarono di lacrime ascoltando Nichi, che parlava dritto al cuore mio e della gente, con un linguaggio a cui i politici dell’ultimo ventennio mi avevano disabituato. Nichi mi sconvolse, quel 19 febbraio, e mi conquistò definitivamente. Dissi ad Alessandro che non solo avrei prodotto il film, ma che mi sarebbe piaciuto anche esserne autore. Chiamammo comunque Corso Salani, perché io non sono un regista. Nei giorni successivi decidemmo che avremmo lavorato insieme, io e Corso, ma per produrre due ‘cose’ diverse, in tempi diversi. Io avrei seguito il primo film in ordine di tempo, in cui la campagna elettorale fosse un pretesto per raccontare un uomo. Eccolo qui, ce l’ho tra le mani, si sta plasmando il mio film su Nichi.
CREDITS
NICHI. Da un’idea di Alessandro Contessa Sceneggiatura di Elisabetta Pandimiglio e Gianluca Arcopinto con la collaborazione di Emanuele Nespeca Fotografia di Vittorio Omodei Zorini Montaggio di Cesar Meneghetti Produttore esecutivo Alessandro Contessa Una produzione La Fabbrichetta srl Prodotto e diretto da Gianluca Arcopinto Durata 50’
Una distribuzione Pablo
Formato: 35 mm, colore e b/n |