Rappresentato per la
prima volta nel 1975, Line è la più longeva produzione off-Broadway,
tutt’ora in scena nei teatri di New York. Una commedia divertente e
caustica in cui Horovitz esibisce, con carica ironica e
dissacratoria, le nevrosi e le meschinità della società
contemporanea, dove la competizione sembra essere il vero motore di
tutte le relazioni interpersonali. Bisogna essere i primi, non
necessariamente i più competenti e i più meritevoli, ma primi sì; e
per raggiungere l’obiettivo si è disposti a tutto, forse persino ad
uccidere. Fa ridere Line ma, allo stesso tempo fa pensare e - come
dice Ionesco - è una pièce unica, in cui non c’è azione, non succede
niente ma in realtà succede tutto.
LINE di Israel
Horovitz
Line illustra il tema del conflitto. Per essere più precisi, della
competizione. Metti insieme due uomini, due estranei, poi tre,
quattro, poi aggiungi una donna. Ecco che esplode il conflitto.
Queste persone, estranee l’una all’altra, sotto sotto si conoscono
bene, si riconoscono, e proprio per questo si detestano, si
disprezzano! Lotteranno per un primo posto che, com’è ovvio,
perderanno e riconquisteranno e perderanno di nuovo, tutto a causa
della donna che come loro sta lottando per il primo posto. Credo che
sarebbero anche disposti ad uccidersi, a morire per il primo posto,
se non ci fosse nessun altro modo di averlo. Naturalmente il primo
posto non è che un’illusione: nessuna linea ha un capo. Dobbiamo
però continuare a credere che ci sia un primo posto, altrimenti come
potrebbe esistere la competizione?
In questo atto l’Autore ci dice tutto, cioè non dice niente!
Non voglio dire quanto mi piace Line, ve lo lascerò scoprire da
soli! [E. Ionesco]
Il perché un lavoro teatrale abbia successo e un altro no è davvero
il mistero dei misteri. Ma, come spesso diceva Euripide a chi gli
chiedeva conto del successo delle sue centoventisei opere: “ Va a
saperlo…!”
[Israel Horovitz]
ISRAEL HOROVITZ è nato a Wakefield, Massachussets, nel 1939.
Dopo aver studiato, grazie ad una borsa di studio, all’Università di
Harvard, si recò a Londra dove frequentò il corso di drammaturgia
alla Royal Academy of Dramatic Art.
Nel 1965 ritornò a Londra: è stato il primo americano ad essere
selezionato come drammaturgo stabile all’Aldwych Theatre della Royal
Shakespeare Company.
Il suo primo testo teatrale, scritto all’età di 17 anni, fu
rappresentato per la prima volta all’Emerson College di Boston nel
1960.
Nei dieci anni che seguirono Israel Horovitz ha ottenuto un successo
internazionale per opere come The Indian Wants the Bronx, che lanciò
Al Pacino nel teatro americano; It’s called the sugar plum
interpretato da Marsha Mason nella prima edizione poi replicato da
Jill Clayburgh, entrambe alla loro prima apparizione come attrici
professioniste; Rats; Morning presentato in prima assoluta al
Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1968, col titolo di
Chiaroscuro per la regia dello stesso Horovitz; The Wakefields Plays,
un ciclo di sette testi; Mackerel; The Primari English class che
nella prima versione newyorkese fu interpretato da Diane Keaton e
infine Line che lanciò Richard Dreyfus sulle scene del teatro
americano.
Tra i suoi ultimi lavori The world greatest play, Hero, Shooting
gallery, Shadow play.
Horovitz ha lavorato anche nel cinema: il suo primo film The
strawberry statement vinse nel 1970 il premio della Giuria al
Festival di Cannes; seguirono Speed is of the essence, Camerian
climbing, The sad-eyed girls in the park e infine Author! Author!
interpretato da Al Pacino.
Solo tra il 1967 e il 1970 ha vinto più di cinque premi, tra i quali
due Obie Awards, England’s Plays and Players best American Play
Award e il Jersey Journal Best Play Award. Ha ottenuto per due volte
il premio messo a disposizione dalla Fondazione Rockefeller e per
due volte i suoi testi sono stati inclusi nella collana Best Short
Plays edita da Stanley Richards.
Insegna letteratura inglese al CCNY (City College of New York).
I testi di Horovitz sono stati tradotti e rappresentati in più di 15
lingue. Un’antologia di suoi testi teatrali è stata pubblicata dalla
Casa editrice Random House col titolo di First Season.
Compagnia Fuori di
Quinta
attori
Fleming: Pierangelo
Lencioni
Stephen: Alessandro Lutri
Molly: Sara Biondi
Dolan: Francesco Bargi
Arnall: Fabio Dostuni
Il netturbino: Riccardo Del Carlo