NATALE CON L’ARTE dall' 8 dicembre 2001 al 6 gennaio 2002 a cura della Confartigianato e col patrocinio Comune di Bitonto Ass.to al Turismo e Spettacolo
L’Adorazione dei Magi di Giovan Battista Tiepolo Chiesa di S.Gaetano – Bitonto (Ba) In un contesto barocco come la chiesa di S.Gaetano ben si accorda la scelta del Consiglio Direttivo della Confartigianato Bitonto e della Confraternita di S.Giuseppe per sottolineare il Natale cioè la riproduzione della Adorazione dei Magi di Giovan Battista Tiepolo, dallo "stile grandioso" e altisonante di colori. Se del soffitto di S.Gaetano abbiamo perduto la trama della decorazione barocca, diffusa un tempo sulle tavole ora monocrome, e permane l'ordito delle mistilinee tele della Vita di S.Nicola di Nicola Gliri, fortunatamente sopravvivono tra gli alti finestroni le grandi figure dei santi predicatori, dottori e confessori della bottega di Carlo Rosa, tuttora testimoni del grande evento della Adorazione dei Magi. L'evento si dispiega qui, sull'altare maggiore della chiesa bitontina, attraverso una fedele riproduzione fotografica di una tela del Tiepolo. Due culture a confronto dunque, la barocca di Nicola Gliri, la rococò di Giovan Battista Tiepolo. E se del Gliri la fama si ferma tra Napoli e Bitonto (nel "secolo d'oro" che vide protagonista anche il bitontino Carlo Rosa), la fama di Giovan Battista Tiepolo spazia dal natio veneto all'Italia all'Europa intera, con i suoi viaggi e permanenze operative prestigiose dispensatrici di mirabili affreschi in Germania, a Würzburg nella Residenza del principe-Vescovo Karl Philipp von Greiffenklau tra il 1750 e il 1753, e in Spagna a Madrid tra il 1762 e il 1770, nel nuovo Palazzo Reale. Ed è proprio nella permanenza in Germania che Giovan Battista Tiepolo realizza la splendida tela della Adorazione dei Magi per la chiesa del convento di Münsterschwarzach, che ora non esiste più (oggi nella Alte Pinakothek di Monaco). Nelle grandi decorazioni, così come in questa tela, Giovan Battista Tiepolo recupera la grande tradizione della pittura monumentale cinque-seicentesca, ricreando "un mondo enfatico e magniloquente" in cui al di la della sapienza prospettica giocano ruoli fondamentali i colori (il cosiddetto rosso Tiepolo - per noi oggi rosso 'natalizio') e la luce solare. Oggi la scelta di una Adorazione dei Magi per rappresentare il Natale è caduta volutamente su tale artista non solo per la qualità artistica. Se egli rappresenta la circolazione europea di uno stile e di una cultura per le Corti europee, l'Adorazione dei Magi possa essere il veicolo portante di un augurio di pace in un Europa sempre più unita ma sempre più scossa dall'infrangersi dei gravi cruenti episodi internazionali tra oriente ed occidente. L'incontro dunque tra il grande Re moro, che campeggia in primo piano di spalle nel dipinto del Tiepolo, sontuosamente abbigliato in turbante e scarpine d'oro in pieno afflato di sguardi con la Vergine Maria, che porge analogamente imponente il Bimbo dolcissimo benedicente all'adorazione dei credenti, possa oggi essere preso di auspicio quale intensa espressione di colloquio tra i popoli. Prof. Mimma Pasculli Ferrara Arch. Gianfranco Lauta * * * S.Matteo racconta: (2.1-2.2) "Nato Gesù in Betleem di Giuda, al tempo di Re Erode, ecco dei Magi arrivarono dall'Oriente a Gerusalemme, e chiesero: "Dov'è il Re dei Giudei nato da poco? Perché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo". I Re Magi sono i saggi, i cui doni al Cristo appena nato vogliono attestare il riconoscimento delle sue funzioni. Funzione regali con l'oro - simbolo della luce celeste e della perfezione. Funzione sacerdotale con l'incenso - simbolo del soprannaturale "odore della santità". Funzione profetica con la mirra - sostanza con cui fu unto il corpo di Cristo prima della sepoltura. I tre Re Magi attestano altresì l'omaggio a Gesù Cristo delle tre parti del mondo allora conosciute: l'Asia, simboleggiata da Melchiorre, l'uomo maturo, l'Africa, da Baldassarre, il giovane "moro" e l'Europa da Gasparre, il vecchio. Nonché l'ammirazione del mondo pagano per Cristo, un presagio di salvezza.
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