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Programma dei concerti

Tutti i concerti sono ad ingresso libero, ed avranno luogo a Manduria in Largo Campanile alle spalle della chiesa madre, con inizio alle ore 21.30. Il concerto di Lucilla Galeazzi invece, si terrà ad Uggiano in piazza Castello.

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I testi e le melodie dei canti tradizionali possono essere ricercati o trovati sui libri o fonti scritte del passato, ma lo stile esecutivo, il timbro vocale, le tecniche d'ornamentazione, vale a dire l'essenza vera del canto di tradizione orale, solo un bravo cantore è in grado di renderla. E' questo il motivo per il quale gli "Ucci" rappresentano un patrimonio inestimabile per la musica tradizionale salentina, l'ascolto indispensabile per quanti vogliano rapportarsi con prospettiva storica alla cultura musicale salentina.

La grande tradizione della tammurriata ma anche serenate, tarantelle, fronne, canti ‘a figliola, per avvicinarsi al fuoco ritmico e passionale che scandisce le feste tradizionali campane sacre e profane, tra il Vesuvio e il golfo di Napoli. Uno spettacolo di voci possenti e balli fascinosi con spazio anche per alcuni classici della canzone napoletana.

La musica klezmer è la musica delle comunità ebraiche di tutta l'Europa orientale, in particolar modo della Polonia, Romania, Russia e Ucraina. Allo stesso tempo passionale e contemplativa, a volte selvaggia e frenetica, la musica Klezmer ha assorbito moltissimo dal folclore est-europeo e tzigano, combinandolo con una espressività tipicamente ebraica. Oltre ad essere una musica estremamente coinvolgente, il klezmer è un esempio di forma musicale tradizionale in continuo sviluppo, che interagisce con successo con sonorità più moderne. I KlezRoym, primo gruppo italiano di questo genere, partendo dalla riscoperta del patrimonio musicale askenazita (ebraico dell'Europa Orientale) e sefardita (ebraico-spagnolo), propongono un continuo lavoro di contaminazione fra diverse culture musicali (mediterranea, medioorientale, italiana), costruendo un suggestivo ponte sonoro tra musica etnica e jazz contemporaneo.

Intorno alla voce di Bachir Gareche (algerino di Orano, capoluogo del Rai), si compone questo gruppo che esegue sia brani della tradizione popolare che composizioni originali attraverso un percorso geografico che parte dall’Algeria, passa per il Maghreb, fino ad arrivare in Andalusia dove attinge lo stile chitarristico del flamenco, che Davide Viterbo ha appreso nei suoi viaggi a Jerez de la Frontera. La fisarmonica di Sisto Palombella abbraccia ogni possibile influenza dal Mediterraneo agendo da collante in funzione di un discorso musicale vivace e melodico.

I Milk & Stout nascono per generazione spontanea dalla comune passione per le verdi terre d'Irlanda, per gli affollati e polverosi pub, per la nerissima Guinness e il bianchissimo latte (bevande preferite dagli irlandesi), ma soprattutto per la musica dell'Isola di Smeraldo. Intorno a Osvaldo Laviosa (violino, mandolino, banjo, chitarra e voce) e a Carmine Cristallo (chitarra e voce) si aggrega il gruppo che attinge a piene mani dall'intero repertorio musicale celtico, esprimendo una enorme varietà di sentimenti (tristezza, amore, nostalgia, allegria ed euforia) e producendo uno spettacolo "informale" di grande coinvolgimento di pubblico.

Cantautore, cantastorie, cantante di musica popolare, Otello Profazio ha creato un originale stile esecutivo caratterizzato dalla rielaborazione e dalla libera interpretazione di canzoni popolari dell'area siciliana e mediterranea. In tanti anni di attività ha cantato e inciso il repertorio dei cantastorie del sud e le poesie di Ignazio Buttitta, ha preso parte a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive ed ha tenuto innumerevoli concerti in tutto il mondo. La sua grande capacità comunicativa, maturata attraverso una continua attività spettacolare, gli ha procurato un grande successo di pubblico, tanto che oggi è considerato uno dei cantori più rappresentativi della musicalità tradizionale meridionale.

mercoledì 4 agosto 1999 - Uggiano Montefusco (Manduria) - piazza Castello - ore 21.30

Cantante umbra, autrice, ricercatrice di musica popolare, viene considerata la naturale erede della grande Giovanna Marini, con la quale ha a lungo lavorato. Una carriera di importanti collaborazioni (Roberto De Simone, Carlo Rizzo, Ambrogio Sparagna) in opere rappresentate in Italia e all'estero, una voce di grande bellezza e calore, ricca di influenze espressive e stilistiche tipiche della nostra tradizione popolare, fanno di Lucilla Galeazzi una delle cantanti più interessanti emerse negli ultimi anni nel panorama del folk revival italiano. Nel 1997 pubblica il suo primo album, "Cuore di terra", perfetto esempio di sintesi delle grandi capacità artistiche e vocali. "Cuore di Terra […] è dedicato a tutti quei musicisti che non compariranno mai in nessuna antologia o storia della musica perché appartengono, per cultura e censo, alla musica orale. In esso sonorità antiche e moderne si mescolano per testimoniare di questo nostro tempo, sospeso tra il profondamente arcaico e il possibile futuro…".

Rosapaeda e' il nome d'arte di Antonella Di Domenico, voce tra le piu' significative ed emozionanti del sud Italia. Cresciuta artisticamente con i Different Stylee (gruppo reggae molto apprezzato in Italia, scioltosi nel '92) ha dato vita successivamente ad un progetto incentrato su una reinterpretazione del "popolare" in chiave nuova e audace, con il quale si e' imposta sui palcoscenici della musica popolare in vari paesi europei. "Ecco un gruppo italiano che non sfigurerebbe nei migliori festival internazionali di world music, una formazione che riesce con intelligenza a mettere insieme tradizioni musicali differenti, da quella greco-salentina a quella lucana, a quelle arabe e spagnole, senza cadere nel facile gioco della semplice memoria popolare…" (Ernesto Assante - Musica!- 29/04/99).

Nativo di Atlanta, nel profondo Sud degli Stati Uniti, Eddie Hawkins è uno dei fondatori del leggendario gruppo "The Folkstudio Singers". Da alcuni anni Hawkins collabora con Stefano Navone (basso elettrico e acustico), Massimo Barbieri (pianoforte e tastiere) e Luca Nardon (batteria), riuscendo a fondere varie forme musicali (Gospel, Spiritual, Jazz e Classica) in un unico sound, dando vita ad uno stile inconfondibile. Una voce bassa da far venire i brividi e una naturale simpatia fanno di Eddie uno spettacolo vivente, in grado di coinvolgere ed entusiasmare tutto il pubblico presente.

Grido d’esortazione degli zingari del Sud-Est Europa e, non a caso, nome di una formazione musicale nata nel Salento e orientata verso sonorità multietniche. Infatti Opa Cupa (pr. "opa zupa") si avvale della collaborazione di musicisti del calibro di Adnan Hozic (Bosnia-Erzegovina) e Admir Shkurtai (Albania). A Cesare Dell’Anna, il trombettista, il compito di organizzare la band sempre rivolta a ricreare le tipiche atmosfere dei locali notturni d’oltre Adriatico e suon di velocissimi "estam" ed "horo", tempi dispari e irregolari, antichi canti epici e lente ballate vertiginosamente accelerate in stile slavo-zingaro.

Un duo pirotecnico e coinvolgente quello formato da Ambrogio Sparagna e Alfio Antico, considerati a ragione tra i musicisti più importanti nel panorama della nuova musica popolare italiana. Un nuovissimo progetto artistico vocale-strumentale -in duo- che permette di conoscere più da vicino la maestria tecnica e la passionalità interpretativa di questi due maestri e il loro originale stile compositivo. In questo "Viaggio in Italia" il repertorio esplora la tradizione musicale di area italiana e mediterranea attraverso una serie di brani originai, che mettono in evidenza l'ispirazione melodica e la ricchezza armonica della tastiera degli organetti di Sparagna e la funambolica carica ritmica e la passionalità dei tamburelli di Antico. Le liriche e le melodie di Ambrogio, i ritmi e i componimenti poetici di Alfio per uno spettacolo di magica naturalezza.